Juan GELMAN
Al poeta argentino
le conceden el Premio "Cervantes" 2007,
del Ministerio de Cultura Español
El premio "Cervantes",
la más alta distinción para obras literarias en castellano,
establecido por el Ministerio de Cultura de España,
le ha sido otorgado en su versión 2007,
al poeta argentino Juan Gelman,
residente en México desde hace varios años.
En su homenaje y al de su poética
consecuente y comprometida
contra razones fácticas de impunidad y oprobio
que avasallan derechos humanos,
editamos un retrato del compañero,
un comentario biobibliográfico
y una breve selección de algunos de sus poemas,
ya publicados en el Nº 12 de la revista
" El Indio del Jarama*" ( Arganda del Rey, Madrid, 1993 ),
realizados por Poni Micharvegas.
Del mismo modo, y a 40 años del asesinato
de Ernesto "Che" Guevara en Bolivia,
la traducción al italiano de la vibrante elegía de Gelman,
"Pensamientos*" ( Octubre de 1967 ), Riflessioni
llevada a cabo por María Luz Loloy Marquina y Enea Biumi,
y publicada en el Nº 29 de la revista trimestral
de poesía, escritura y diferencias, " Il Majakovskij",
dirigida entonces por Mateo Pergolari
( Varese, Italia ).
RIFLESSIONI
sono di un paese dove da poco Carlos Molinas
uruguaiano anarchico e cantautore
fu arrestato
a Bahia Blanca al sud del sud
davanti al mare immenso come si dice
fu arrestato dalla polizia
Carlos Molinas stava
cantando intessendo strofe
sull’oceano enorme i viaggi
mostruosi dell’enorme oceano
o strofe ad esempio
sul cavallo che si avvicina nella pampa
o sul cielo supponiamo Carlos
Molinas cantava come sempre bellezze e dolori
quando
improvvisamente il Che incominciò a vivere e a
morire nella sua chitarra
e così
la polizia lo arrestò
sono di una paese dove si piange per il Che o in
tutti i casi
si canta per il Che e
alcuni sono contenti della sua morte
“videro” dicono “era equivoca la cosa
non è così” dicono e come cazzo sarà la cosa non
lo dicono o
preferiscono recitare vecchi versicoli o
indicare segnalare consigliare mentre
i più zittiscono
guardano l’aria con gli occhi persi
il Comandante Guevara entrò nella morte
e lì andrà secondo quanto si dice
sono di un paese dove costò credere che sarebbe
morto e
molti
un servitore tra gli altri
si consolava così:
“però se lui dice che non c’è
lottare fino alla morte si deve lottare
lottare fino alla vittoria allora non è morto”
altri piangevano troppo come chi
ha perso suo padre e io credo
che lui non è nostro padre
e con tutto rispetto credo che
sta male piangerlo così
sono di una paese dove i nemici non
poterono depositare un solo insulto una sola
sporcizia una sola piccola porcheria
su di lui e perfino alcuni
lamentarono la sua morte non
per bontà o
umanità o pie-
tà
bensì perché quei vecchi cani
o morti con permesso sentirono alla fine un
nemico che
valeva la pena
che un raggio di pericolo
entrava nella scena e allora
andavano a morire sul serio
per i pugni o per le pallottole in verità “e non
in braccio di questa specie di dissoluzione
in cui ci stiamo dissolvendo” come
disse uno di gran fama
sono di un paese dove successero o succedono
tutte queste cose e altre ancora
come tradimenti e malvagità in eccessiva dose
e il popolo soffre e rimane cieco e nessuno
lo difende e solo
il Che si rizzò in piedi per quello
ma
ora
il Comandante Guevara incontrò la morte
e là andrà secondo quanto si dice
sono di un paese complicatissimo
latinoeurocosmopoliturbano
creologiudipolaccogalleguisitano
secondo quanto dicono i testi e i testi che
dicono
è possibile dicono e
come dicono
così sarà la storia ma io
assicuro che non è sicuro
di questo paese di fantasia
fuggì una mattina Guevara e
un’altra mattina se ne tornò e sempre
ritorna in questo paese sebbene non sia
che per
guardarci un poco molto poco e
chi andrà a sopportare?
chi sopporterà il suo sguardo?
ma
ora non più
il comandante Guevara entrò nella morte
e là andrà secondo quanto si dice
chiedo io
chi potrà sopportare il suo sguardo?
voi mummie del partito comunista argentino?
voi lo lasciaste morire
voi sinistrorsi del sì e del no?
voi lo lasciaste morire
voi arbitri della verità rivelata?
voi lo lasciaste morire
voi che guardaste la Cina senza capire che
guardare la Cina era in realtà
guardare il nostro paese?
voi lo lasciaste morire
voi piccoli
teorici del fuoco per corrispondenza di partito
della violenza per telefono o
del movimento di massa metafisico?
voi lo lasciaste morire
voi sacerdoti del fochismo e niente più?
voi lo lasciaste morire
voi membri del club
dei grandi culi seduti nella realtà?
voi lo lasciaste morire
voi che filosofate
sulla vita senza
avvedervi che nella realtà state
avanzando contro il gran vento della storia?
voi lo lasciaste morire
voi che non credete nella magia?
voi lo lasciaste morire
sono di un paese dove il Comandante Guevara
lo lasciarono morire:
i militari i preti gli omeopati
i martellatori pubblici
i rifugiati spagnoli masochisti giudei
i padroni e
i lavoratori anche adesso
“che uomo che pezzo d’uomo” ciononostante
mi disse un operaio pedro
si chiamava si chiama ha
moglie che non partorisce
figli e il pedro
mi diceva “ che uomo che pezzo d’uomo come
lo amo” diceva il muratore pensando
a sua madre una puttana
famosa in tutta Cordoba e madre
di sette figli che crebbe con amore
Pedro ora con la maiuscola
come saluto il tuo rancore
come ti bacio alla fonte dei tuoi fallimenti!
“ che palle” mi disse un giorno Pedro parlandomi
del Che
di certi amenicoli che aprono
sotto la pace congetturale
di questo paese cosmopolita
il comandante Guevara entrò nella morte
e là andrà come si dice
io sto scrivendo questo
perché la Casa de las Americas di Cuba
istituzione molto rispettabile
ha voluto pubblicare un numero speciale
della sua rivista dedicata
a testimoni sul Che
ora che l’hanno ammazzato
secondo quanto dice Roberto
Fernadez Retamar intimo mio
ma di più
pezzettino di me che gira lì
per il Caribe formidabile e
fosforescente e amatore e cospicuo
Roberto come dissi
ha creduto necessario che io
scriva qualcosa su questo o forse altro
credette che così doveva essere e chiese
articoli poesie eccetera a
collaboratori che
si sentiranno tuttavia più miserabili
se quello fosse possibile se quello
fosse possibile in verità
sono di un paese ove sta attento
Roberto ma
dimmi per favore
che mi chiedesti o chiedi?
che scriva veramente?
ti do notizia del mio cuore niente di più
qualcuno sa in verità
quali sono le notizie del mio cuore?
qualcuno crede o crederà che
mi è stato negato di piangere eccetto
che con mia moglie e con
te Roberto ora
che narro queste questioni
e so che la tristezza come un cane
seguì sempre gli uomini molestandoli?
sono di un paese dove è necessario
non amare senza uccidere
la malinconia e dove
non c’è che confondere
il Che con la tristezza
o come dico Fierro
boria con panciapiena
sono di un paese dove io stesso
lo lasciai morire
e chi pagherà quel conto
chi
però
il serio è che in verità
il comandante Guevara entrò nella morte
e là andrà secondo quanto qualcuno dice
bello
con delle pietre sotto il braccio
sono di un paese dove ora
Guevara ha da soffrire altre morti
finché risolverà la sua morte ora:
colui che si rallegrò ormai è polvere miserabile
colui che pianse
colui che dimenticò di dimenticare o che ricorda
e colui che ricordò ha diritto solo a ricordare
il comandante Guevara entrò nella morte per suo
conto ma
voi
che avete a che fare con quella morte?
piccoli miei
che cosa?
( poiché nessuno si salva
fra parentesi desidero
non per stupidità possibilmente a me
riferite
lo stesso per pietà o
mera precauzione
quelle carni putride che non possono
alzarsi a mezzogiorno
desidero e ripeto
ripetere una storia che non tutti sanno e
delle quale ci sta qualcuno che
pasticcia:
il poeta che scrive la sua poesia
lasciando in lui la meraviglia
della vita e della morte del comandante Guevara
quel portegno di cordova che guarda
come dio come dei
sorpresi in mezzo ai loro miracoli la sua
botte putrida per la selva nel mondo
desidero decidere che questa poesia o cosa
che bisogna sgonfiare
in cui bisogna credere
non termini in queste pagine
amabile lettore la prego
di seguire le notizie dei giornali
della sar e della sap - Sezione Angustia Repressa
per esempio o
Sono Angeli Potenti
o
Sopra Alcuni Poliziotti - la prego gran lettore
che legga attentamente
linee di sangue che si scrivono ogni giorno in
Vietnam
ed anche in Bolivia
e anche in Argentina
caro lettore io la prego che legga)
il comandante Guevara entrò nella morte
e là andrà secondo quanto dicono
so poche cose so
che non devo piangere Ernesto
so
che
da me dipende ora
ti posso seppellire con grandi lacrime ma
in verità non posso
il poeta in verità
si astiene dal piangere si astiene
dallo scrivere una poesia sia
per la Casa de las Americas sia
per chi sia il poeta
appena pianse in realtà
continua a guardare il mondo
sa
che un giorno la bellezza arriverà
ma non devo rimanere assente
il poeta
appena sa vigilare
che
guevara
ora desidero un gran silenzio
che si abbassi sul mio cuore e lo apra
padre Guevara che sarà dei tuoi figli?
perché te ne andasti caro
su cavalli cantando?
che potrò raccontarti un’altra volta?
Traducción: Maria Luz Loloy Marquina y Enea Biumi