gianfranco gavianu - "Arte e Cultura: Poesia, Romanzo, Scrittura, Musica e Teatro"

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gianfranco gavianu

GIANFRANCO GAVIANU
 (1952-vivente?)


biografia

 Nato nel 1952 a Milano da genitori immigrati,
Gianfranco Gavianu,
 laureatosi con una tesi sulla poesia di Mario Luzi, 
 si interessa e pratica la letteratura con radicalità esclusiva,
 concependola come ricerca e come una forma di laica ‘salvezza’.
Attualmente insegna in un Liceo.
Ha pubblicato qualche testo lirico,
 qualche racconto
e qualche saggio critico su rivista

DUE MOMENTI E UN EPIGRAMMA

I
 
Con delicatezza di lingua e di dente mordo tremando
e sfioro l’intatto candore della tua pelle e le tue labbra
che col profilo di morbide colline screziate di verde densissimo
si confondono in questo breve settembre che in un velo di luce
ci avvolge sogni germinando.
 
E danzano le linee del paesaggio folli ed ebbre di risa
attorno al roseo serico incarnato dei corpi festosi
nell’ora e nel cantuccio d’incanti, di noi, complici,
un oltraggio irridente volgendo al gelo del tempo e agli acri mormorii
morali di chi ignora gli squarci laceranti di gioia che l’azzurro ci svela.
 

II
 
Mormorio d’acque nel silenzio assorto del monte
incantato; le dita che s’annodano
alle tremule foglie…
 
Agli sguardi di desiderio sorridenti tra squarci di siepi un cielo,
zaffiro duro e splendente, rispondeva occhieggiando e lo
zelo e il candore dorato degli slanci ci schiudeva…
un battito breve sull’aspro sentiero
rapiva il nostro respiro d’un tratto tra la terra smossa;
rapinoso su te ritornavo la nube di capelli scostando
ansioso di perdermi.

III
 
La famiglia che incubi figlia
Là dove il nulla ci affratella
E l’io nel sacrificio muto
Tra la benedizione di tonsurati segugi s’ingiglia
Mentre giorno dopo giorno ci s’accapiglia
Tra gelide mura di madreperla.
Si sfoglia si sgretola e schianta
Lo sterile illusorio destino ossuto
Di chi in sé non può non averla.


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