Andrea Sgarzi - eneabiumi

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Andrea Sgarzi

Si è spento l'artista Andrea Sgarzi
SAN CESARIO.Ieri mattina alle 5 è morto Andrea Sgarzi, noto artista nato a San Cesario ma che da diversi anni viveva a Saronno (Varese). Il 28 di questo mese avrebbe compiuto 70 anni: da tempo malato, si è spento nell'ospedale di Saronno, lasciando la moglie Tina, le figlie Ilaria e Silvia e il figlio Aldo. Iniziò la sua carriera come grafico pubblicitario; attore professionista, s'interessò di regia e scenografia teatrale, ma il vero successo lo raggiunse come pittore figurativo, realizzando miniature su avorio poi incastonate in montature d'oro 18 carati, raffinati ed esclusivi pezzi unici d'arte orafa. Apprezzate le sue opere grafiche, incisioni e litografie (molte raffiguranti San Cesario), acquarellate a mano e a bassa tiratura. Era socio onorario della Società Operaia di Mutuo Soccorso di San Cesario, che espone la bandiera a lutto. Sua nipote Edda ne ha un commosso ricordo: «Venne a San Cesario per Natale, a mangiare i tortellini, perché non ha mai dimenticato le sue origini, ed era felice perché aveva appena inaugurato una sua personale a Saronno che aveva avuto un successo enorme». I funerali si celebrano oggi a Saronno. (al.cons.)
Sgarzi, oggi apre mostra con le opere
SAN CESARIO.Oggi alle ore 16, presso le sale espositive di Villa Boschetti, sarà inaugurata la mostra di miniature, acquarelli, incisioni e litografie del sancesarese Andrea Sgarzi, scomparso il 2 febbraio scorso. La mostra, intitolata 'La natura nel segno e nel colore" e curata dalla vedova Tina in collaborazione con il Comune, la biblioteca, il Gruppo di Storia Locale 'L. Maccaferri" e il Comitato Anziani di Villa Boschetti, si pone come un omaggio alla memoria e all'arte del noto concittadino. 'Questa mostra è un gesto d'amore della comunità di San Cesario verso un proprio figlio, purtroppo scomparso, il cui amore verso la sua terra, nonostante il distacco, non è mai venuto meno ed è stato impresso sulle sue opere ad indelebile memoria", cosi il sindaco Valerio Zanni presenta l'iniziativa. Andrea Sgarzi era nato a San Cesario il 28 febbraio 1936, perse la madre in tenera età e fu allevato dalla cognata Disma e dal fratello maggiore Giuseppe, crescendo con la nipote Edda. Dopo il servizio militare si trasferi a Saronno (Varese), dove lavorò come insegnante e sposò Tina, dalla quale ebbe i tre figli Aldo, Ilaria e Silvia. In seguito lavorò come grafico pubblicitario, attore, regista e scenografo teatrale, realizzandosi però come pittore. Ha lasciato una cospicua eredità di stampe acquerellate a tiratura limitata, incisioni e litografie principalmente ispirandosi agli scorci d'epoca del suo paese d'origine, nonché rari gioielli in avorio e oro 18 carati da egli stesso creati. Socio onorario della Società Operaia di Mutuo Soccorso di San Cesario, Andrea Sgarzi mori a Saronno, dove viveva. Le opere figurano in collezioni pubbliche e private in Italia e all'estero. La mostra proseguirà fino al 2 dicembre. (alessandra consolazione).
Bormio e Valfurva piangono il pittore Andrea Sgarzi
2 febbraio 2006
Valfurva e Bormio piangono il pittore Andrea Sgarzi, nato a San Cesario di Modena nel 1936 e deceduto il 1°  febbraio a Saronno, molto conosciuto in Alta Valle per aver  esposto le sue opere ininterrottamente per ben 25 estati.
Una produzione molto varia quella di Sgarzi, che spazia  da raffinati monili in avorio incastonati in lavorazioni orafe da lui stesso disegnate, ad armoniosi acquarelli. Per non  parlare poi delle sue accurate miniature, opere grazie alle  quali ha raggiunto una notevole notorietà, raffiguranti con  una tecnica molto personale squarci di vita agreste della sua terra natale e della sua amatissima Bormio. E proprio un'incisione che immortala i principali monumenti della Magnifica Terra ha ottenuto un grande successo ed è stata donata dall'artista al municipio per dimostrare il suo attacca ento alla località nella quale trascorreva le vacanze con i  suoi cari. Ma oltre alle opere, i bormini non lo dimenticheranno per la sua disponibilità e affettuosa cordialità.


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